Gli Chef

I Grandi Cuochi

Parlando di grandi chef torniamo alle origini, ad Apicio, il cuoco dell'Antica Roma del quale sono giunti a noi alcune preziose annotazioni sulla preparazione dei cibi.

La fantasia culinaria del Maestro Apicio è notevole, tanto per citare alcune originali pietanze ricordiamo i piedi di cammello e le lingue di diversi uccelli, come i pavoni, condite con salse che, si narra, fossero eccezionalmente gustose.

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I condimenti erano, infatti, una delle caratteristiche peculiari delle pietanze dell'antica Roma: il famoso garum, la salsa a base di pesce, le spezie ed il miele erano presenti in tutti i banchetti ed ogni chef si cimentava nella loro preparazione, apportando variazioni personali alle ricette.

La passione per l'alta gastronomia è proseguita nel Rinascimento, epoca nella quale le Corti europee si contendevano gli chef migliori per conferire lustro alla propria casata anche attraverso i banchetti, ricchi di piatti gustosi, di servizi da tavola pregiati e di gioiosi canti.

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La corte ai migliori cuochi non si è affievolita nel tempo ed i Maestri dei fornelli nel Diciannovesimo Secolo sono stati incoronati con il loro toque blanche, il cappello bianco che per tutti è il simbolo dell'arte culinaria.

I re delle cucine nella nostra epoca sono poi usciti dal loro regno per partecipare a trasmissioni televisive, donando qualche piccolo segreto ai fans e fornendo consigli su pietanze e locali nei quali scoprire le gioie sublimi della gastronomia.

L'alta cucina si è così avvicinata alla gente comune, l'arte degli chef si è mescolata con la pratica quotidiana delle casalinghe e milioni d'italiani si sono avvicinati all'alta gastronomia, attraverso cene in ristoranti eleganti, sagre paesane o tour enogastronomici assai popolari attualmente.